Main Navigation

SDGs: che cosa sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

  • 23.09.25
  • Diritti umani

Conoscere gli SDGs significa capire come proteggere il pianeta: scopri cosa sono e come Fairtrade promuove pratiche sostenibili per le persone e ambiente.

Nel 2015 le Nazioni Unite hanno fissato una sfida epocale: raggiungere entro il 2030 i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs). Gli obiettivi sono stati stabiliti per a risolvere le sfide che il nostro pianeta sta affrontando, come la povertà, l’ineguaglianza, il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’accesso alla salute. Una roadmap globale che riguarda tutti, dai governi alle imprese, dalle istituzioni ai cittadini. Gli SDGs non sono semplici linee guida, ma un invito concreto a trasformare il nostro modello di sviluppo per renderlo più giusto, equo e rispettoso del pianeta.

In questo percorso, anche Fairtrade sta dando il suo contributo: attraverso la certificazione e il supporto ai produttori, concorre al raggiungimento di molti obiettivi, in particolare quelli legati alla lotta alla povertà, alla parità di genere, al lavoro dignitoso e alla sostenibilità ambientale. Per chi acquista quindi, scegliere prodotti certificati Fairtrade significa trasformare la propria spesa in un atto di responsabilità verso le persone e il pianeta.

Continua a leggere l’articolo per scoprire cosa sono gli SDGs, quali sono gli obiettivi, a che punto siamo oggi a 10 anni dalla loro adozione e come il contributo di ciascuno può fare la differenza per il nostro futuro.  

Che cosa sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)?

Gli SDGs sono un insieme di 17 obiettivi universali adottati da 193 Paesi membri delle Nazioni Unite nel settembre 2015, nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Rappresentano la continuazione e l’evoluzione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs), ma con un approccio più ampio e inclusivo.

Con 17 obiettivi e 169 sotto-obiettivi, gli SDGs coprono tre dimensioni fondamentali dello sviluppo sostenibile:

* economica, per promuovere crescita e innovazione;

* sociale, per ridurre povertà e disuguaglianze;

* ambientale, per proteggere ecosistemi e risorse naturali.

Ogni obiettivo è interconnesso con gli altri: significa che i progressi su un tema influenzano direttamente gli altri.

Gli SDGs offrono in questo modo un quadro misurabile e monitorabile del progresso globale, fungendo da guida fondamentale per costruire un futuro più equo e sostenibile.

Gli SDGs: perché sono nati

Gli SDGs nascono dalla consapevolezza che lo sviluppo mondiale, così com’era, stava minacciando il pianeta e aumentando le disuguaglianze. I Millennium Development Goals (2000-2015) avevano permesso progressi importanti – come la riduzione della povertà estrema dal 36% nel 1990 al 12% nel 2015 – ma lasciavano fuori molte sfide cruciali, come il cambiamento climatico, l’uguaglianza di genere e le disuguaglianze nei Paesi industrializzati.

Gli SDGs si propongono quindi come un programma più ambizioso e universale, pensato per coinvolgere tutti i Paesi, non solo quelli in via di sviluppo. L’idea centrale è che nessuna nazione può prosperare senza tenere conto della sostenibilità delle proprie azioni, e che i problemi globali, dal clima al benessere collettivo, richiedono risposte condivise.

Quali sono gli ambiti degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Gli SDGs coprono un ampio spettro di ambiti, che spaziano dalla lotta contro la povertà estrema alla protezione dell’ambiente, dall’accesso all’istruzione al rafforzamento delle istituzioni democratiche. Il loro obiettivo è offrire una visione integrata in cui progresso economico, equità sociale e sostenibilità ambientale non siano in contraddizione, ma parti di un unico percorso.

  • Cominciano dalla dimensione più essenziale, quella della lotta alla povertà e alla fame (SDG 1 e 2), con l’impegno a garantire a tutti cibo sufficiente, redditi dignitosi e un sistema di protezione sociale in grado di ridurre le vulnerabilità. 
  • Si passa poi alla salute e al benessere (SDG 3), alla possibilità per ogni bambino di ricevere un’istruzione di qualità (SDG 4) e alla necessità di promuovere una reale parità di genere (SDG 5)
  • Un’attenzione particolare è dedicata alla gestione delle risorse: garantire acqua pulita e servizi igienici adeguati (SDG 6), sviluppare energie rinnovabili e accessibili a tutti (SDG 7), e favorire un modello di consumo e produzione più responsabile (SDG 12). 
  • L’ambiente trova spazio in più obiettivi, come la lotta al cambiamento climatico (SDG 13), la tutela della vita sott’acqua (SDG 14) e della vita sulla Terra (SDG 15), elementi essenziali per preservare la biodiversità e gli ecosistemi.

Gli SDGs includono anche una forte dimensione economica e sociale: promuovere lavoro dignitoso e crescita economica (SDG 8), rafforzare innovazione e infrastrutture sostenibili (SDG 9), ridurre le disuguaglianze (SDG 10) e costruire città inclusive e resilienti (SDG 11). 

Infine, gli obiettivi legati alla governance invitano a promuovere pace, giustizia e istituzioni solide (SDG 16) e a rafforzare le partnership globali (SDG 17), senza le quali il raggiungimento degli altri target sarebbe impossibile.

Nel loro insieme, questi ambiti dimostrano come gli SDGs non siano un elenco di priorità scollegate, ma un progetto unitario che mette al centro la dignità delle persone e la salvaguardia del pianeta.

Agenda 2030 e SDGs: a che punto siamo a 10 anni dalla sua adozione?

A 10 anni dall'adozione degli SDGs, il Rapporto ONU 2025 sugli SDGs segnala che i progressi sono stati significativi ma insufficienti:

  • Solo il 35% dei target monitorati è in linea o mostra progressi moderati.
  • Il 47% procede troppo lentamente.
  • Il 18% è in regressione rispetto al 2015 (UN SDG Report 2025).Alcuni traguardi incoraggianti dimostrano che il cambiamento è possibile: 
  • La quota di popolazione che vive in condizioni di povertà estrema è scesa dal 10,1% del 2015 al 9,9% nel 2025, pur riguardando ancora 808 milioni di persone;

Alcuni traguardi incoraggianti dimostrano che il cambiamento è possibile

  • La quota di popolazione che vive in condizioni di povertà estrema è scesa dal 10,1% del 2015 al 9,9% nel 2025, pur riguardando ancora 808 milioni di persone;
  • la protezione sociale, ovvero l’insieme di programmi e servizi che garantiscono supporto economico e accesso a salute, istruzione e sicurezza in caso di malattia, disoccupazione o vecchiaia, ha esteso la sua copertura dal 42,8% al 52,4% della popolazione mondiale tra il 2015 e il 2023, anche se 3,8 miliardi di persone restano ancora escluse;
  • anche i tassi di mortalità infantile sono in calo, con miglioramenti particolarmente evidenti nei Paesi a basso reddito;
  • inoltre l’accesso all’elettricità ha raggiunto oggi oltre il 91% della popolazione mondiale, contro l’83% del 2010.

Tuttavia, i ritardi restano consistenti in settori chiave:

  • le emissioni globali di gas serra continuano ad aumentare, mettendo a rischio gli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi;
  • la fame nel mondo mostra una tendenza crescente, con oltre 735 milioni di persone denutrite nel 2023;
  • persistono ancora profonde disuguaglianze sociali ed economiche, che si manifestano in divari tra regioni e all’interno degli stessi Paesi.

Questi dati evidenziano come il cammino verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sia ancora lungo e accidentato: i progressi ottenuti in alcuni ambiti dimostrano che i risultati sono raggiungibili, ma le sfide ancora aperte richiedono un impegno urgente e collettivo da parte di tutti: governi, imprese e cittadini.

Il futuro degli SDGs: come il contributo di ognuno può fare la differenza

Il successo degli SDGs dipende dall'impegno di ogni individuo, azienda e governo. Ognuno di noi può fare la differenza con piccole azioni quotidiane che si sommano a cambiamenti globali:

Ogni scelta quotidiana, dal cibo al consumo di energia, può avere un impatto. E quando milioni di individui compiono scelte consapevoli, il cambiamento diventa reale.

Accanto ai singoli, un ruolo decisivo spetta alle imprese, chiamate a ripensare le proprie filiere in chiave etica e sostenibile, e ai governi, che hanno la responsabilità di creare politiche, incentivi e regolamenti in grado di favorire una transizione equa. Solo unendo la spinta dal basso e le decisioni dall’alto è possibile accelerare il cambiamento e colmare i ritardi ancora evidenti.

In questo scenario, Fairtrade rappresenta un esempio concreto di come azioni individuali e scelte collettive possano convergere: i consumatori che scelgono prodotti certificati sostengono pratiche agricole rispettose dell’ambiente e dei diritti, mentre le aziende che aderiscono agli standard Fairtrade contribuiscono a generare impatti positivi nelle comunità di produttori. Una sinergia che mostra come, passo dopo passo, sia possibile avvicinarsi alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Fairtrade e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030

Il commercio equo non è soltanto un’alternativa più giusta per i produttori agricoli: è un vero strumento di trasformazione capace di incidere concretamente sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Fin dalla sua nascita, Fairtrade ha messo al centro giustizia economica, diritti umani e tutela ambientale, tre dimensioni che si ritrovano in modo trasversale negli SDGs.

Attraverso i suoi standard, Fairtrade assicura ai piccoli produttori un Prezzo Minimo Fairtrade che copre i costi di produzione anche in caso di oscillazioni del mercato, e un Premio Fairtrade che le cooperative possono investire in progetti sociali, educativi, sanitari o ambientali o di miglioramento delle loro imprese agricole, scelti democraticamente. Questo modello favorisce comunità più forti e resilienti, riducendo la dipendenza dagli aiuti esterni e stimolando lo sviluppo locale.

Ma l’impatto non riguarda solo la dimensione economica. Gli standard Fairtrade includono regole precise per la tutela dei diritti umani, come la prevenzione del lavoro minorile e forzato, la promozione di condizioni di lavoro dignitose o la parità di genere e l’inclusione delle donne nei processi decisionali delle comunità agricole. Sul piano ambientale, Fairtrade promuove pratiche agricole sostenibili e contrasta la deforestazione, a favore della conservazione della biodiversità.

In questo modo, Fairtrade si inserisce attivamente nell’Agenda 2030 e contribuisce in modo strutturale a molti degli obiettivi globali. Non si tratta solo di certificare prodotti, ma di accompagnare produttori, aziende e consumatori in un percorso comune verso un modello di commercio più etico e sostenibile.

Abbiamo dato la priorità a 12 SDGs: ecco il nostro contributo

Sebbene le attività di Fairtrade abbiano un impatto trasversale su tutti i 17 Obiettivi, l’organizzazione ha scelto di concentrare i propri sforzi su 12 SDGs prioritari,  quelli che sono più strettamente legati al nostro lavoro quotidiano. Infatti, dei 169 indicatori specifici che compongono gli SDGs, è difficile trovarne uno che non sia in qualche modo connesso all'alimentazione e all'agricoltura, settori in cui i piccoli produttori e le loro comunità hanno un ruolo centrale. 

La nostra priorità è allineare i nostri indicatori di impatto con gli SDGs, per garantire che ogni azione intrapresa da Fairtrade faccia parte di un movimento globale volto a migliorare la vita dei produttori e a promuovere un commercio equo e responsabile. Ecco come lo facciamo:

SDG 1 – Lotta alla povertà

Il cuore del la mission di Fairtrade è garantire progressi verso redditi e salari dignitosi. Lavoriamo affinché contadine, contadini, lavoratrici e lavoratori possano uscire dalle condizioni di povertà strutturale.

SDG 2 – Fame zero

L’agricoltura familiare produce ancora gran parte del cibo che nutre il pianeta. Assicurare redditi adeguati significa rafforzare la sicurezza alimentare delle comunità e migliorare l’alimentazione delle famiglie.

SDG 4 – Educazione di qualità

Molte cooperative scelgono di destinare parte del Premio Fairtrade all’istruzione dei bambini. Allo stesso tempo, i tre network regionali di produttori investono in formazione e programmi di apprendimento continuo per giovani e adulti, migliorando le opportunità future.

SDG 5 – Parità di genere

Fairtrade incoraggia la partecipazione femminile nelle cooperative, sostiene l’accesso a redditi migliori e promuove l’imprenditorialità delle donne. Una maggiore equità di genere genera opportunità per intere comunità.

SDG 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica

I nostri standard vietano il lavoro minorile e forzato, promuovono la contrattazione collettiva e l’impegno verso salari dignitosi nelle piantagioni. Lavoriamo con i giovani e con i governi locali per affrontare le cause strutturali dello sfruttamento.

SDG 9 – Innovazione e infrastrutture

Grazie al Premio Fairtrade, le cooperative possono investire in infrastrutture locali, tecnologie agricole e tracciabilità delle filiere, rafforzando la loro posizione sul mercato e il rapporto con i partner commerciali.

SDG 10 – Ridurre le disuguaglianze

Il Prezzo Minimo e il Premio rappresentano strumenti concreti per ridurre le disparità di potere nelle filiere. Le strategie di Fairtrade per redditi e salari dignitosi migliorano l’inclusione, creano opportunità per i giovani e riducono la discriminazione.

SDG 11 – Città e comunità sostenibili

Le organizzazioni di produttori sono al centro delle comunità locali. Gli investimenti del Premio Fairtrade migliorano infrastrutture, servizi e capacità di adattamento, contribuendo a rendere gli insediamenti più resilienti.

SDG 12 – Consumo e produzione responsabili

Fairtrade è tra i marchi etici più riconosciuti a livello globale. Attraverso campagne e attività di advocacy, mobilita milioni di cittadini e comunità verso scelte di consumo più giuste e pratiche produttive più sostenibili.

SDG 13 – Azione per il clima

Gli agricoltori su piccola scala sono tra i più colpiti dal cambiamento climatico. Fairtrade li supporta con programmi di agricoltura resiliente, pratiche sostenibili e formazione per affrontare shock e stress ambientali.

SDG 15 – Vita sulla Terra

I requisiti ambientali degli standard Fairtrade e i progetti di resilienza climatica aiutano a ridurre la pressione sulle foreste, a contrastare la desertificazione e a proteggere la biodiversità.

SDG 17 – Partnership per gli obiettivi

Fairtrade lavora insieme a governi, aziende, sindacati e società civile per riequilibrare il potere nelle filiere globali e costruire nuove alleanze capaci di generare impatti condivisi.

Questi undici ambiti mostrano come Fairtrade possa essere una leva concreta per il raggiungimento degli SDGs. Ogni prodotto certificato che arriva sugli scaffali dei supermercati rappresenta non solo un bene di consumo, ma anche un tassello verso un futuro più equo e sostenibile.

Unisciti al cambiamento!

Gli SDGs sono una responsabilità condivisa da tutti e ognuno di noi può fare la differenza.

Con Fairtrade, ogni scelta di consumo può diventare parte del cambiamento: acquistare prodotti certificati significa tutelare i diritti delle persone, promuovere la sostenibilità ambientale e contribuire a un futuro più giusto.

Unisciti a noi nel sostegno agli SDGs. Scopri i prodotti certificati Fairtrade e fai la differenza con il tuo acquisto. Ogni scelta responsabile, piccola o grande che sia, ha il potere di generare un impatto positivo e duraturo, migliorando la vita di chi produce e di chi consuma.