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Standard diversi per aziende diverse

Per noi di Fairtrade ogni situazione è diversa dalle altre. Perciò gli Standard Fairtrade sono pensati per adattarsi ai diversi contesti in cui operano gli agricoltori, i lavoratori e le aziende.

Tra maggio e giugno sono state pubblicate due ricerche di mercato: una che fotografa l’awareness di Fairtrade nel mercato italiano; l’altra è quella che Globescan (Istituto internazionale) svolge per conto di un nutrito gruppo di iniziative nazionali Fairtrade. 

La riconoscibilità del marchio in Italia cresce

A dirlo sono i numeri di Nielsen su un campione di più di 1000 intervistati, confrontato con il 2021. Si è indagata la loro propensione all’acquisto di prodotti etici: 6 su 10 li giudicano affidabili e chi conosce Fairtrade, nella quasi totalità dei casi, ne apprezza il valore. La brand awareness è cresciuta di 8 punti rispetto al 2021 e più di 8 persone su 10 che riconoscono il marchio dichiarano di averne fiducia. Fairtrade emerge come una certificazione moderna e intergenerazionale, capace di coniugare affidabilità, impatto e valore per tutta la famiglia. L’indagine collega questa fiducia a comportamenti concreti: il consumatore di oggi è spinto dalla ricerca di cibi più salutari, e predilige brand impegnati che sostengono una giusta causa e che hanno un minor impatto ambientale. 

Il canale prevalente dove si trovano i prodotti certificati rimane la grande distribuzione (supermercati, ipermercati e discount), mentre calano i negozi specializzati.

Se vuoi vedere l’estratto della ricerca Nilsen che abbiamo presentato al nostro Annual Report Meeting vai qui.

 

Globescan testimonia una fiducia alta in Fairtrade

Condotta in 13 paesi con un campione di oltre 12.900 persone, Globescan ha rilevato che 3 acquirenti su 4 riconoscono il marchio Fairtrade, più di altri marchi leader, e la fiducia rimane alta: l'83%, ovvero circa 8 acquirenti su 10 che riconoscono il marchio, si fida.

Ha anche riscontrato che il 40% dei consumatori acquista regolarmente uno o più prodotti Fairtrade al mese: perlopiù persone con meno di 35 anni, seguite dalla fascia di età compresa tra i 35 e i 54 anni.

Circa il 72% dei consumatori nella fascia 18-34 anni inoltre afferma che Fairtrade ha un impatto positivo sui marchi che lo utilizzano. Inoltre, due terzi dei consumatori che ricordano di aver visto il marchio concordano sul fatto che li aiuta a identificare prodotti etici e responsabili.

Fairtrade e il suo lavoro sono chiaramente associati all'impatto sociale. Infatti, il sondaggio ha rilevato che un consumatore su tre associa Fairtrade ad aree di impatto sociale, in particolare ai diritti dei lavoratori, a condizioni di lavoro sane e sicure e al progresso verso un tenore di vita più elevato. Circa il 62% ha affermato di sentirsi parte di una comunità che si batte per l'equità e la giustizia acquistando prodotti Fairtrade.

Le persone hanno anche associato Fairtrade al suo lavoro ambientale, tra cui la prevenzione della deforestazione, l'adattamento ai cambiamenti climatici e la protezione della biodiversità. L'indagine di quest'anno è stata condotta nei mesi di febbraio e marzo 2025 in 13 paesi, tra cui: Austria, Belgio, Brasile, Canada, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

Per maggiori informazioni sulla ricerca Globescan vai invece qui.

Standard per i piccoli produttori (Standard for small-scale producer organisations)

Si applica alle cooperative e alle associazioni di agricoltori che forniscono prodotti Fairtrade.
Approfondici (in inglese)

Standard per il lavoro dipendente (Hired Labour Standard)

Si applica alle grandi aziende agricole e alle piantagioni con manodopera assunta, che forniscono prodotti Fairtrade.
Approfondici (in inglese)

Trader standard

Si applica alle aziende e ai trader che acquistano e vendono prodotti Fairtrade e/o gestiscono il Prezzo minimo e il Premio Fairtrade.
Approfondici (in inglese)

Standard per la produzione a contratto (Standard for contract production)

Si applica temporaneamente ai piccoli produttori non ancora organizzati democraticamente.
Approfondici (in inglese)

Standard per il tessile (Textile Standard)

Si applica agli operatori tessili, con manodopera assunta, che lavorano il cotone Fairtrade e/o altre fibre responsabili.
Approfondici (in inglese)

Standard per l'oro e i metalli preziosi (Gold Standard and Associated Precious Metals Standard)

Si applica alle piccole organizzazioni minerarie artigianali e ai trader che acquistano e vendono metalli preziosi.
Approfondici (in inglese)

Standard sul clima (Climate Standard)

È un'aggiunta alla certificazione Gold Standard, con l'obiettivo di sostenere le comunità agricole nella produzione di crediti di carbonio Fairtrade.
Approfondici (in inglese)

Standard per altri prodotti

Ci sono altri prodotti e loro derivati che sono stati inseriti tra gli obiettivi della certificazione Fairtrade. Per ulteriori informazioni, guarda la nota di spiegazione e consulta la lista degli altri prodotti Fairtrade

Ambito geografico di Fairtrade

L'azione di Fairtrade è circoscritta in uno specifico ambito geografico dove i produttori possono ottenere la nostra certificazione. Per determinare quali paesi possono essere inclusi nell'ambito geografico, Fairtrade tiene conto di fattori quali il reddito pro capite, le disuguaglianze economiche, altri indicatori economici e sociali e la capacità di sostenere i produttori e ottenere risultati a lungo termine. L'ambito geografico viene utilizzato anche per identificare i parametri per determinare il Prezzo minimo e il Premio Fairtrade.
Scarica la Geographical Scope Policy di Fairtrade International (in inglese).

Lista dei materiali pericolosi

Fairtrade International fa una lista dei materiali pericolosi (Hazardous Materials List -HML) tra quelli agrochimici  (compresi i pesticidi) che possono essere potenzialmente pericolosi in qualunque forma sia per la salute umana che per quella degli animali così come per l'ambiente e pertanto devono essere utilizzati con cautela. 

La lista dei materiali pericolosi è divisa in tre liste: quelli proibiti, quelli che possono essere utilizzati con restrizioni e quelli consentiti. La versione attuale è quella in vigore dal primo gennaio 2018 e applicata da tutti i produttori e i trader che commercializzano prodotti certificati Fairtrade. 

Se vuoi saperne di più, scarica la lista dei materiali pericolosi (in inglese)

Come definiamo gli standard

Gli standard Fairtrade sono definiti attraverso un processo trasparente a cui partecipano agricoltori e lavoratori, imprese ed esperti esterni.

Scoprilo qui

Database dei Prezzi e dei Premi Fairtrade

Quando vendono i loro prodotti tramite Fairtrade, i produttori possono contare sul Prezzo Minimo Fairtrade, e ricevono un Premio supplementare da investire in progetti di loro scelta.

Consulta Prezzo Minimo e Premio Fairtrade per tutti i prodotti

Meccanismi di controllo 

Gli standard non hanno senso se nessuno ne verifica  il rispetto: per questo Fairtrade applica un rigoroso schema di certificazione. La conformità viene verificata attraverso audit regolari da parte del certificatore indipendente FLOCERT. Gli audit prevedono ispezioni fisiche nei campi, negli stabilimenti e negli uffici, nonché l'esame di documenti e transazioni e colloqui riservati l personale. FLOCERT è un'azienda accreditata ISO 17065 e le procedure di audit sono in linea con l’ISEAL Assurance Code.

Per saperne di più sulla certificazione Fairtrade e sugli audit.